Villaggio In è la giusta alternativa alla solita vacanza che ti permette di scegliere ogni giorno fra natura e cultura, sport e relax, alternando "la spiaggia" alle passeggiate fra boschi, trulli e masserie, alla scoperta di antichi profumi e sapori.
Distanza dalle principali aree di interesse
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Nel cuore della Puglia, fra natura e tradizione, sorge Martina Franca: una cittadina in cui le ricche testimonianze dell'arte barocca convivono con la semplice architettura locale. A pochi chilometri da due mari, lo Jonio e l'Adriatico, Martina Franca, è immersa nella natura. Domina infatti una delle zone più suggestive ed affascinanti della regione: la verde Valle D'Itria, punteggiata dal bianco dei caratteristici trulli.
Il centro di Martina Franca è un labirinto di vicoli, con case bianche e palazzi signorili. Ovunque si respirano arte e storia, ma anche semplicità e accoglienza squisita. E' proprio nel cuore del paese che VILLAGGIO IN apre le porte al viaggiatore curioso attraverso un insieme di abitazioni piacevoli ed insolite sparse tra viuzze e piazzette del centro.
VILLAGGIO IN Case Sparse nel Centro Storico di Martina Franca
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Le costruzioni contadine piu famose della Puglia sono indubbiamente i trulli, la cui origine risale all’età del bronzo. Realizzati in pietra a secco dalla tipica forma di cono, sono spesso ornati con simboli magici per scacciare il malocchio.
L'unità costruttiva modulare del trullo presenta una pianta di forma approssimativamente circolare, sul cui perimetro si imposta la muratura a secco di spessore molto elevato. La sommità della copertura conica del trullo termina con filari di chiancarelle di dimensioni minori. Esse sono bloccate dal pinnacolo, elemento cuspidato, composto nella maggior parte dei casi da quattro elementi. La prima parte è costituita dagli ultimi filari sigillati con malta e generalmente imbiancati con calce; la seconda, in pietra, è detta cannarile e ha forma cilindrica o a tronco di cono; la terza, sempre in pietra, è detta carrozzola o scodella, secondo la forma; la quarta e ultima parte, la cocla, spesso costituita da una sfera di pietra, può assumere svariate forme. Alcuni trulli non finiscono con il pinnacolo ma con una botola di pietra: si tratta di trulli-fienili. La botola serviva per riempire tutto l'interno del trullo. Spesso si trovano dei piccoli gradini sulle chiancarelle che servivano per raggiungere l'apertura.
Si trovano nella cosidetta zona dei trulli, dichiarata dall’Unesco patrimonio dell’umanità. Nella campagna pugliese incontriamo inoltre le "pajare" di forma di tronco di conopiramidale e quadrato con un unico locale interno.
Questi simboli architettonici ormai rappresentano la Puglia nel mondo e sono un attrattiva turistica internazionale per le vacanze estive.
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Dal 14 luglio al 4 agosto 2017 è di scena a Martina Franca l’atteso appuntamento con il belcanto, con un ricchissimo cartellone che il direttore artistico Alberto Triola e il direttore musicale Fabio Luisi hanno voluto dedicare alla memoria dello storico direttore artistico Rodolfo Celletti, nel centenario della nascita.
Si inaugura il 14 luglio con l'Orlando furioso di Vivaldi - dal capolavoro di Ludovico Ariosto, di cui si sta celebrando il mezzo millennio di storia – con un nuovissimo spettacolo realizzato in coproduzione con la Fenice di Venezia affidato al giovane regista Fabio Ceresa, vincitore agli Opera Awards di Londra quale migliore regista emergente dell’anno. Torna a Martina Franca Diego Fasolis, a capo de I Barocchisti, internazionalmente apprezzati quale complesso di riferimento per l’esecuzione del repertorio antico su strumenti storici. Seconda e ultima recita il 31 luglio.
Con Margherita d'Anjou di Meyerbeer – prima recita il 29 luglio, repliche il 2 e il 4 agosto - Fabio Luisi segna un’ulteriore tappa nel percorso di riscoperta del più prezioso e raro repertorio belcantistico, cogliendo in questo caso l'opportunità della nuovissima edizione critica Ricordi, a cura di Paolo Rossini. L’opera è passata agli annali della storia del melodramma come consacrazione interazionale del giovane compositore tedesco, che alla Scala, nel 1820, ottenne il primo grande successo della sua carriera. Lo spettacolo è affidato ad Alessandro Talevi, regista che si impose all’attenzione di pubblico e critica proprio con il suo debutto al festival della Valle d’Itria, con Crispino e la Comare del 2013.
Incoraggiati dal felice sviluppo dell'Accademia del Belcanto "Rodolfo Celletti", il festival ha deciso di puntare ancora su produzioni affidate ai giovani talenti che a Martina Franca decidono di perfezionare il proprio percorso di crescita artistica. Su tutte, Un giorno di regno, ovvero Il finto Stanislao di Giuseppe Verdi (19 e 30 luglio, a Palazzo Ducale), affidandone la guida musicale al giovane Sesto Quatrini, musicista sul quale il Festival ha deciso di investire.
Con il secondo titolo riservato ai giovani dell’Accademia del Belcanto, Le donne vendicate di Niccolò Piccinni, il festival torna alla gloriosa scuola pugliese-napoletana. L’opera buffa, su libretto di Carlo Goldoni, verrà rappresentata (16, 21 e 28 luglio) nell’ambito del nuovo format, già accolto con entusiastico favore del pubblico, dell'Opera in masseria, e sarà affidata alle cure musicali del giovane Ferdinando Sulla e alla regia di Giorgio Sangati, brillante frutto della scuola ronconiana del Piccolo Teatro di Milano.
I 350 anni dalla nascita di Claudio Monteverdi saranno ricordati, nella cornice del Chiostro di San Domenico, con una preziosa antologia dall'Ottavo Libro dei Madrigali pubblicato nel 1638 (i celebri Madrigali guerrieri et amorosi). Con il Ballo delle Ingrate - azione coreografica semidrammatica, rappresentata a Mantova in occasione delle feste per le nozze di Francesco Gonzaga e Margherita di Savoia - sarà eseguito il sublime Lamento della Ninfa. La guida musicale è nelle mani del musicista in residence del festival per il repertorio barocco, Antonio Greco. Recite il 15, 18, 22 luglio e il 1 agosto.
Un cast di giovani artisti anche per il capolavoro comico pucciniano: approda a Martina Franca Gianni Schicchi, in una vitalissima versione cameristica negli spazi del Chiostro di San Domenico, il 23, 27 e 28 luglio.
Il cartellone del festival si completa, anche quest'anno, con il Concerto del belcanto, affidato a Diego Fasolis e a I Barocchisti (a Palazzo Ducale il 1 agosto), il popolare Concerto per lo spirito, il Concerto sinfonico (3 agosto), e con i consueti appuntamenti di Fuori orario e del Premio Celletti, assegnato a un grande nome del belcantismo internazionale.